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Esercito da anni un’attività di volontariato nell’ambito delle metodologie di ricerca attiva del lavoro, vivo le risorse umane dal punto di vista del lavoratore

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Trovare lavoro è un lavoro. Quante volte avete sentito questa frase?

Anche insegnare a trovare un lavoro è un lavoro ed è quello che faccio presso la Scuola Cometa dal 2008 e presso il Centro Sviluppo Occupazionale di Roma che presiedo pro bono.

Trovare un lavoro significa acquisire la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri desideri, in primo luogo, e, in secondo luogo, decidere di agire proponendosi sul mercato del lavoro. Acquisire consapevolezza significa anche comprendere la distanza che ci separa da una posizione lavorativa e decidere il da farsi per colmare questa distanza.

Insegnare alle persone come collocarsi è stata per me una naturale conseguenza della osservazione della realtà lavorativa, cosa che faccio da oltre vent’anni. Direi una banalità se dicessi che lo faccio semplicemente per solidarietà, termine ambiguo dietro il quale si nascondono realtà molto diverse. Nel mio caso la motivazione è strettamente personale, per non dire egoistica, vale a dire raggiungere uno sguardo d’insieme sul mondo del lavoro. Avere la consapevolezza di entrambe le parti del rapporto, quella che cerca lavoro e quella che lo offre, lo considero un privilegio oltre che un mero obbligo professionale.

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile

Se fare consulenza per un’azienda significa conoscere e amare quella azienda, allora anche formare un lavoratore significa entrare in rapporto empatico con lui. Quello che chiamiamo solidarietà, allora, diventa il desiderio ‘egoistico’ di conoscenza e armonia con la realtà.