Il Mestiere di cercare lavoro: Pillole per il marketing di se stessi
Premessa: Questa è la prima pillola del MESTIERE DI CERCARE LAVORO, tentativo ironico, di condividere alcuni argomenti ON FIRE, emersi nell’esperienza d’incontro con chi cerca #lavoro, da parte mia e dei tanti amici che come me fanno parte del Associazione CSO – Centro Sviluppo e Occupazione , sperando che possa essere utile e di aiuto per chiunque ha una domanda sul lavoro e non solo per chi ne ha bisogno.
Da più di trenta anni, mi occupo e opero nel mondo del lavoro, prima come #HR manager, in #multinazionali e negli ultimi venti, da libero #professionista , come #consulenteaziendale ,#consulentedicarriera #coach, #orientatore e #formatore, in questi anni, spesso, mi è stata posta la domanda se, il #networking, o se volete il #passaparola, o meglio ancora, le “conoscenze” sono ricerca attiva o altro. E’ come se nel cercare #lavoro, ci fosse una discrasia, da una parte gli annunci, le offerte le #autocandidature e dall’altra le “conoscenze” i rapporti, da una parte, quello che è uguale per tutti e da l’altra, quello che è un po’ meno uguale. Di fatto è così…, ma la discriminante che determina le differenze spesso è oggetto di riduzione o meglio semplificazioni, tendendo a spostare questa attività più o meno tacitamente, verso qualcosa che somiglia alla raccomandazione.
Evidentemente il #networking può incorrere in una segnalazione che cerchi di andare oltre le capacità o i meriti del candidato, ma sempre di più queste dinamiche, hanno spazzi di azione più piccoli, più stretti e il motivo che, speriamo sia anche etico, è soprattutto dettato dal bisogno, dal far quadrare i conti, dal far “girare la ruota e portare acqua al mulino dell’#azienda “. l’#azienda micro, piccola, media o grande, ha sempre più necessità urgente di #risorse che rispondono al bisogno, che sposino #mission e #vision aziendale, che facciano #squadra e che vadano verso una #corresponsabilità che sarà sempre di più necessaria, ma della corresponsabilità ne parleremo in modo specifico in un’altra pillola.
Ma se il #networking-passaparola non è raccomandazione, perché funziona e se è vero che funziona perché fa la differenza? Proviamo a rispondere, chiedendo a chi legge, se nelle sue dinamiche quotidiane, non usa questo metodo per sapere dove trovare un idraulico, la sarta o dove comprare il pane casareccio o andare a mangiare il pesce, oggi i #social aiutano, ma vi domando, se il vs. collega, o vicino di casa, vi dice che il ristorante Tal dei Tali, è fantastico e l’APP del caso, vi dice altro, a chi date più affidamento? certo non tutti la pensiamo allo stesso modo e mi permetto di dire, per fortuna, ma spesso il rapporto umano è ancora preferito.
Partendo da quanto appena detto, proviamo a aggiungere qualche altro elemento, il Cv più la ricerca sui social della persona che si candida ci dicono delle cose, ma se a queste, o perché è una ricerca il selezionatore, o perché gli arrivano dall’esterno, si aggiungono info di qualcuno che conosce il candidato e conosce chi seleziona, si somma un altro punto di vista, una “terza telecamera” che mostra un “altro profilo” del candidato, un altro angolo di visione. ma voi direte:- “mica è sempre positiva, mica è sempre attendibile, mica sempre sicura”, certo avete ragione, ma è sempre, una “terza telecamera” che mostra “un profilo, un angolo diverso”. Utile, non utile, decidete voi, o meglio decide chi seleziona, ma una cosa è certa, a prescindere dal peso o dalla simpatia che si da a quel segnale, di fatto in molti casi quel Cv. viene rivisto, è un fatto. Per semplificare il concetto, Oso un parallelo con proverbio che viene attribuito a Napoleone: – “di bene o di male purché se ne parli”.
Volendo provare a “unire i puntini per fare il disegno” per vedere cosa ne sta venendo fuori, provo a sintetizzare, il mio pensiero ma soprattutto, le sensazioni delle tantissime persone che in questi anni, ho avuto l’onore di accompagnare nella loro ricerca del lavoro, riguardo le riflessioni su questo specifico argomento.
Primo in classifica; l’affidabilità della persona, il Cv. i social e anche il colloquio dicono molto ma se la “terza telecamera” aggiunge altro, aiuta sicuramente… e chi seleziona, apprezza.
Secondo in classifica; conferma delle competenze specifiche del ruolo, dette anche hard skills, quando il selezionatore è supportato dal contributo dell’esperienza diretta di chi conosce il candidato o ci ha lavorato, chi seleziona… aggiunge certezze.
Terzo in classifica; la duttilità / le competenze trasversali, dette soft skills, sempre di più, chi seleziona deve guardare al potenziale con uno sguardo, non solo, al breve, ma anche al medio lungo termine e il selezionatore… apprezza se queste soft skills vengano confermate da altri.
Ma è veramente così? o chi scrive è un inguaribile ottimista? ma i selezionatori, veramente guardano e apprezzano in modo così ligio al networking, ai contributi esterni? per questo quesito, ho due risposte, entrambi affidabili e serie per me, spero anche per voi.
1) Cento teste cento pensieri, ognuno ha le sue convinzioni, chi seleziona parte dal suo mondo quindi le cose dette sono frutto dell’esperienza di tanti anni e della ricerca e esperienza di molti, ma non di tutti. L’unicità della persona ci porta a pensieri e idee che possono essere diversi, quindi se siete conviti della bontà di quanto detto, siatelo senza trascurare l’originalità dell’unicità della persona.
2) Partiamo da un assunto estremo, un solo selezionatore su cento, la pensa in modo così costruttivo rispetto al passa parole, al networking… direi che non è molto…, ma voi sapete chi è? io credo di no, o al meno io no, quindi tratto/trattiamo ogni selezione ogni ricerca, come se fosse quello che valorizza il networking e il mio tentativo di farmi conoscere meglio, tramite chi mi conosce. Come concetto, questo, mi sembra abbastanza orientato al #marketing di se stessi e a capire perché ne potrebbe valere la pena.
Postilla: se non la pensate così, anzi pensate che il networking alla fine funziona solo come raccomandazione o giù di lì e quindi cercate solo le persone che contano, cosa vi costa, fare #marketing di se stessi, allargando anche a altri la vs. ricerca, magari non vi porta ad avere una vera e propria “terza telecamera”, ma magari ad aumentare una rete di rapporti sociali e professionali, o a scoprire prima di altri una ricerca, o a conoscere una selezione che vi era sfuggita… è sempre un mattone in più per la costruzione della nostra cattedrale.
Aforisma: Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse. “Spacco pietre” rispose il primo. “Mi guadagno da vivere” rispose il secondo. “Partecipo alla costruzione di una cattedrale” disse il terzo.
Peter Schultz imprenditore
Franco Ferrazza #buonalettura
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