Pubblicato su La Nazione il 13 giugno 2020 a pagina 14
Scrivere, non è il mio mestiere, lo faccio volentieri ma con difficoltà, figuratevi quanto mi possa sentire adatto a provare a fare una specie di recensione, ma questo vi fa capire quanto sia stato colpito da questo testo, La ricchezza del bene, di Safiria Leccese, Edizioni Terra santa Milano 2020.
Safiria è una giornalista Televisiva, Nata a Gaeta, studia e si laurea alla Sapienza di Roma, per 12 anni collabora e insegna alla LUISS, inizia la sua carriera di giornalista nella nota TV romana GBR, collabora con Repubblica, TMC, oggi è volto del Tg di Mediaset, e è stata conduttrice della nota e premiata trasmissione “la strada dei miracoli” che l’ha vista protagonista, nel 2015, della sua prima e omonima fatica letteraria.
“La ricchezza del bene”, parla di Storie di imprenditori che fin dal loro inizio non hanno guardato solo alla produzione, al profitto, ma in modi originali e partendo dalla loro quotidianità, hanno sostenuto bisogni, hanno risposto a problemi e hanno trovato il modo di risolverli… nella gratuità. In questa sua affascinante avventura, Safiria ha raccontato 10 storie d’impresa ma io, dopo aver letto il libro, mi sento di suddividerlo in 8 storie più due, Storie di successo, di eccellenza assoluta, di creatività, resilienza, genialità, intuito, perseveranza, tutte accomunate da un fattor comune, anzi due, la bellezza e il bene comune. Questo libro, godibile nella forma narrativa, leggera e scorrevole, ci fa scoprire e conoscere, alcuni imprenditori importanti, molto conosciuti nei loro settori di produzione, ma meno al grande pubblico come Silvano Pedrollo con le sue pompe idrauliche che si trovano in tutto il mondo e che lui ha usato per aiutare anche chi aveva bisogno e in alcuni casi creando dei prodotti per aiutare amici bisognosi e che poi sono diventati anche “prodotti in catalogo”. O i grandi nomi noti a tutti, come la famiglia Ferrero, si proprio quelli della Nutella, con lo stesso spirito fin dalla piccola pasticceria con cui i capostipiti Piera e Pietro hanno iniziato,. O Ennio Doris, e chi si aspetterebbe da un banchiere una testimonianza così? Niccolò Branca erede della nobile famiglia milanese che ha inventato e custodisce gelosamente la ricetta del suo Fernet e che sostiene in tutto il mondo opere di bene e percorsi filantropici. E ancora, Marco Bartoletti e i suoi straordinari e speciali collaboratori, la famiglia Gurrieri con le loro serre e i loro fiori che vanno in tutto il mondo, Stella Maris realtà sanitaria con loro ricerca scientifica che è una eccellenza mondiale, “la fiaba di THUN” come lo definisce l’autrice.
Ogni storia trasuda concretezza e “una straordinarietà ordinaria”, che leggendolo, si assorbe dai protagonisti di questo libro.
Vi rubo ancora qualche secondo per dirvi che le due ultime storie, sono una conclusione degna dei racconti precedenti, credo Safiria, anzi ne sono certo, aveva a cuore, scrivendo questo leggibilissimo libro, di rendere concreto di come il quotidiano diventa continuamente eroico e l’eroico il quotidiano e lo diventa in odore di Santità (con la storia di Carlo Acutis).
Mi fermo qui e spero vi sia venuta voglia di leggere questo Libro che è acquistabile su tutte le principali piattaforme on line sia in cartaceo che in Ebook, BUONA LETTURA!