Avevo “conosciuto”, come autore, Massimo Folador, con il suo Bestseller “L’organizzazione perfetta. La Regola di San Benedetto: una saggezza antica al servizio dell’impresa moderna” del 2006 che ha venduto oltre 30.000 copie. Quel libro mi colpì molto, tanto che lo donai ai partecipanti di un mio corso e ad alcuni clienti. Oggi mi trovo, da lettore, a commentare la sua ultima fatica, scritta a quattro mani con Giuseppe Buffon, “Verso un’E-conomia Integrale – La via italiana alla ripresa”.
Leggendo l’ultimo libro di Folador, mi è chiaro che il suo lavoro, iniziato 16 anni orsono, è continuato (nel frattempo l’autore ha pubblicato oltre ai due già citati, altri quattro libri, il lavoro e la regola 2008, il sapore del pane 2011; un’impresa possibile 2014; Storie di ordinaria economia 2016) questa ultima fatica, scritta a quattro mani, con il professor Giuseppe Buffon, Religioso dell’Ordine dei Frati Minori, decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum.
Il libro è un racconto di come è possibile fare impresa, in modo etico, partendo dal bene comune, rispettando l’ambiente, valorizzando la persona. Ma come lo fa? Questo, per chi scrive, è veramente una domanda interessante. Lo fa: calando il lettore nell’esperienza di oggi delle imprese che si raccontano, grandi, medie, del sud, del centro, del nord, di settori diversi con storie diverse.
Lo fa: introducendo in un contesto storico economico industriale, che porta il lettore a dei collegamenti fluidi e lineari, che permette di apprezzare meglio le testimonianze raccolte, senza trascurare la storia il passato (due esempi per tutti, si cita Toniolo e Charles Dickens ed il suo Ebenezer Scrooge).
Lo fa: raccontando alcune pietre d’angolo della nostra storia dell’imprenditoria italiana, del nostro recente passato, come Camillo e Adriano Olivetti, come Enrico Mattei, quest’ultima citazione per nulla scontata, almeno ai miei occhi.
Lo fa: legando senza soluzione di continuità le esperienze concrete della Laudato Sì, di Papa Francesco, le prime citazioni sull’ambiente del 1990 di San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che cita la legge naturale come elemento oggettivo contro uno dei più grandi nemici del nostro tempo, il relativismo.
Lo fa: citando il primo imprenditore della Bibbia, Noè con i suoi animali.
Lo fa: mettendo al centro, di quanto si racconta e come ne faccia parte, il bello il buono il giusto.
Lo fa: con l’affiatamento e la fluidità con cui i due autori ci raccontano, dimostrando un lavoro comune e una finalità umana e d’intenti.
Ho iniziato a leggere questo libro, per aggiornarmi e confrontarmi con un autore che conoscevo e stimavo, ho finito di leggerlo, confermando la mia stima ma avendo una maggiore certezza che è possibile fare una impresa in “un’economia integrale sostenibile”.
Il libro, che è acquistabile su tutte le principali piattaforme on line, si trova sia in cartaceo che in ebook.
Mi auguro… buona lettura!